Martedì
approda per l’ennesima volta in Consiglio Regionale la proposta di legge sulle
«Norme contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento
sessuale e dall’identità di genere»… Il classico “cavallo di Troia” per imporre
anche in Umbria l’ideologia gender! La maggioranza ha deciso di tirare dritto e
di presentare in aula una legge che non ha nemmeno la copertura finanziaria,
perché i 50.000 euro stanziati nel 2015 erano utilizzabili fino al 31 dicembre
2016! Ma la Marini e i suoi compagni, pur di compiacere i loro amici delle
associazioni LGBT, hanno fatto “carta straccia” del regolamento interno e
bloccato di fatto ogni attività dell’Assemblea. Come se non ci fossero altre
questioni ben più gravi da affrontare… D’altronde è bastato vedere martedì
scorso il consigliere Solinas con il fazzoletto arcobaleno al collo per capire
dove si vuole andare a parare e soprattutto chi ha scritto veramente questa
proposta e per chi è stata pensata! L’art. 3 di questa “legge-truffa” afferma
esplicitamente che la Regione promuove percorsi per l’informazione e la
sensibilizzazione «sull’affettività, sull’orientamento sessuale e sull’identità
di genere» e persino «corsi di formazione per il personale scolastico e
seminari d’informazione per i genitori»: un indottrinamento bello e buono dei
nostri figli, studiato nei minimi dettagli! Addirittura con l’art.4 si
vuole “sensibilizzare” (ovvero
costringere!) le aziende del territorio a «dotarsi di certificazioni di conformità
agli standard di responsabilità sociale», delegando le associazioni LGBT a
monitorare le imprese private sul rispetto di questi “standard” e sulla
presenza di eventuali discriminazioni: un ricatto degno dell’URSS di altri
tempi!!! Ovviamente guai a chi osa andare contro la proposta o anche solo
avanzare dubbi: l’ultima “vittima” degli attacchi delle associazioni gay è
stato il consigliere regionale del PD Andrea Smacchi, colpito pure dal “fuoco
amico” del suo stesso partito! Smacchi, agli occhi dei “giudici LGBT”, si è
reso colpevole di aver presentato un emendamento al testo per il quale «Non costituiscono
discriminazione, violenza […] il manifestare liberamente il proprio pensiero,
le proprie opinioni», un principio costituzionale che dovrebbe essere scontato
e sacro in una democrazia. Apriti cielo! Oltre alle solite accuse degli
attivisti dell’Omphalos, è intervenuta persino la Presidente Marini in prima
persona per silurare Smacchi e definire “inammissibile” l’emendamento… La
vicenda dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, quali sono le vere intenzioni
delle associazioni LGBT: imporre la loro ideologia “fuorviante” ed eliminare
ogni forma di dissenso e diversità di opinione!!! Di fronte a questo
“bombardamento” propagandistico non si può più far finta di nulla: un plauso va
a Simone Pillon e alle centinaia di partecipanti alla splendida fiaccolata di
protesta in Corso Vannucci domenica; un plauso va anche a Sergio De Vincenzi
che da Consigliere si sta battendo in tutti i modi per fermare questo scempio e
all’opposizione del centrodestra che si sta mostrando unito. Ma LA PROTESTA
DEVE PROSEGUIRE, continuare anche se la legge verrà approvata! I genitori umbri
devono “scendere in campo”: vadano a sentire la discussione in Consiglio
Regionale, protestino in piazza, non diano mai il consenso a questi “percorsi
di sensibilizzazione” nelle scuole che vogliono lavare il cervello ai nostri
figli e disorientarli, vigilino attentamente sulle attività scolastiche… Ci
troviamo di fronte a un attacco senza precedenti contro la famiglia, quella
composta da un papà, da una mamma e dai figli, l’unica vera famiglia naturale!!! L’ideologia gender è un disegno
contro natura, che mira a capovolgere e distruggere le fondamenta della
società, perché se non c’è più alcuna differenza tra uomo e donna, se non c’è
più un padre e una madre allora non c’è più niente, c’è solo la morte del
genere umano…
Carla
Spagnoli
Presidente
Movimento per Perugia
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